une grande envie de crier au monde cette douleur qui détruit "Lina Randazzo"

J'ai envie de tout casser, crier au monde toute ma colère et ma douleur...
j'ai su " par une amie vivant ici en France" des nouvelles d' Italie, il y a 2 heures, mon amie n'a eu la nouvelle que maintenant, seulement un mois après..... ma famille merveilleuse qu'a engendrée ma merveilleuse maman... mon frère du cœur n'est plus..... Pour toujours 1500km me séparent de lui mais pas de mon cœur, car, mon frère vivra dans mon cœur pour l'éternité...
mes espoirs d'aller en Italie sont morts à tout jamais, car, de revoir mon frère encore un fois me réchauffait le cœur, et me redonnait la joie d’y aller pour le serrer contre mon cœur, avec mon époux on pensait y aller…. mais nul n'a plus d'importance maintenant l'espoir de voir encore une dernier fois ma belle Italie et parti avec lui pour toujours pour nous émigrés c’est très douloureux encore plus de perdre ceux qui nous sont très chers quand ils sont loin
Mon Dieu comme ça fait mal j'ai très mal !!!!
–   J'ai très mal.... je suis déprimée.
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Ho voglia di spaccare tutto, gridare al mondo tutta la mia rabbia et dolore... ho saputo tramite una amica "che vive qui in Francia" notizie dell'talia 2 ore fà,,,, mia amica ha avuto la notizia che adesso, ma solamente un mese dopo de ..... che famiglia meravigliosa che ha creato mia mamma... mio fratello del cuore non è più..... 1500km mi separano per sempre da lui ma non del mio cuore perché lui vivrà nel mio cuore per l'eternità...
le mie speranze di andare in Italia son morte per sempre, perché, di rivedere ancora mio fratello una volta mi riscaldava il cuore, con mio caro sposo si pensava di andare lì in Italia... ma ormai nulla ha più di importanza adesso, la speranza di vedere ancora un ultima volta la mia bella Italia e partita per sempre con lui "mio fratello".... per noi emigrati questo è ancora molto più dolorosi di perdere quel che c'è molto caro...
Mio Dio come questo fa male,,, ho molto male!!!
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un petit flash....- Solitude... ou nullité...

un petit flash que reviens à petit dosse...
Solitudine... o nullità...
L'amore è un cristallo che si frantuma in silenzio,
come la mente errar nel mare solitario
come un arcobaleno in un cielo senza stelle
come la schiuma riflessa in un specchio opaco
come l'onda va morire sulla roccia
come l'anima ritemprarsi in un libro bianco...
solamente il cielo grigio è testimone della mia
solitudine privata del tuo amore invisibile...
Lina Randazzo
tirato di;  "Solitudine di questa malattia ed del tuo silenzio che distrugge"
settembre 1986
......*.......
- Solitude... ou nullité...
L'amour est un cristal qui se briser en silence
comme l'esprit errer dans la mer solitaire
comme un arc-en-ciel dans un ciel sans étoiles
comme l’écume se reflet dans un miroir opaque
comme l’onde va mourir sur la roche
comme l'âme se ressourcer dans un livre blanc...
seulement le ciel gris est témoin de ma solitude
privée de ton amour invisible...
Lina Randazzo
tiré de ; "Solitude de cette  maladie et de ton silence que détruit"
settembre 1986
-- INFO chi legge questo aforisma --
( Non cercate un senso logico a questo pensiero, e senza coerenza visibile... ma per me lo è, dato che fu un pensiero scritto nel periodo particolare della mia vita, un intervento chirurgico finito male...un amore finito... il pensiero vagava nell'incertezza se tutto era realtà o inesistente... come l'incertezza che un cristallo si frantuma nel niente impossibile vero??? eppure quel memento era cosi la mia salute, imbottita da cortisone et antibiotiche, il divano "salotto casa mia" si trasforma la camera d'ospedale dove infermiera e dottore entravano ed uscivano, un calvario una cosa irreale, come ammirarsi in uno specchio privo di riflesso eppure è possibile, perché non vedi il tuo viso ma un fantasma....
- Questa foto di una amica "Olivera Rancigajmi", mi fece ricordare un qualcosa che avevo scritto : "Solitudine di questa malattia e del tuo silenzio che distrugge" una forma di lettera come tante altre di alcuni momento della mia esistenza, chiusi nel dimenticato, in una vecchia valigetta.
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-- INFO qui lit cet aphorisme--,
ne cherchez pas de sens logique à cette pensée, et sans cohérence visible... mais pour moi l'est, car fut une pensée écrite dans la période spéciale de ma vie, une intervention chirurgicale fini mal...un amour fini... la pensée errait dans l'incertitude si tout était réalité ou inexistant... comment l'incertitude que le cristal se brise dans le rien, impossible vrai??? pourtant ces moment-là ma santé c'était ainsi, rembourrée par cortisones et antibiotiques, le divan "salon ma maison" se transforme la chambre d'hôpital où infirmière et docteur entraient et ils sortaient, un calvaire une chose irréelle, comme s’admirer dans un miroir dépourvu de reflet pourtant il est possible, parce que tu ne vois pas de visage mais un fantôme....
-- Cette photo d'une amie "Olivera Rancigajmi" me fit rappeler un quelque chose qui j’avais écrit:  "Solitude de cette maladie et de ton silence que détruit" ce une forme de lettre comme tantes autres de quelques moments de mon existence, fermés dans l'oubli, dans une vieille petite valise.
.....♥

LE MIE RACINE... - /◘\ - MES RACINES ..

 LE MIE RACINE...

Buon Giorno chi legge e Ben Venuti ♥

Sicuramente avete capito che sono di origine Italiana è vorrei portare il bel sole d’Italia in questo bel paese Francese mia patria adottiva da ben quasi quarant’anni.... be!!! son tanti vero ??
L’ultima volta che ho vista Italia fu nel 1991 "brutti ricordi che ancora porto dentro" il primo accoglio di un parente prossimo fu:
"Tuoi fratelli ..XX.. han lapidato o meglio rubato tutta l'eredità di mamma" Poi pian piano che scendevo verso la punta dello stivale, in quel vagone senza anima dove l'odore del miscuglio di catrame et carbone seccavano mie narice piangevo, si piangevo non per l’eredità di mamma, ma nel sapere che, entro fratelli e sorelle c’era una guerra, la guerra della successione, si! purtroppo i soldi presserò il sopravento dell’amore famigliare di questo nucleo di già fragile dal inizio, le lacrime mi annebbiavano il pensiero...
Mio Dio ma dove son finiti tutti quei valori umani che da piccola le suore "al lor modo" mi han inculcato ? In quale grado si mette l’amore della propria famiglia ? mio cuore sanguina nel veder la bella riuscita di questa famiglia che si distrugge per colpa dei soldi.

Oggi si vivono tante guerre, guerre di religione, guerra politica, guerra della fame, guerra del non sapere del domani di cosa sarà fato, ma queste guerre non ci feriscono poi cosi tanto, dato che non feriscono le tue radice nutrice anche se fan male, ma la guerra famigliare oh che si!! è come vivere la guerra che ho conosciuta sui libri di scuola, quella guerra del razzismo dell'antisemitismo, dell'omofobia, com'è possibile vivere ancora oggi nell’era dove la civilizzazione avanza a gran passi, passi che dovrebbero essere utili a l’uomo per il suo progresso, ma ohimè, il passo nel progresso non costruisce ma distrugge tutti quei valori che nostri antenati han forgiato con loro sudore, loro sangue, loro duro lavoro per lasciare un proprio patrimonio alla nuova generazione, dov'è il ricco patrimonio dei miei antenati? di quel patrimonio "tabù" che mia mamma di loro non mi ha mai parlato, ("non so nemmeno i nomi dei nonni paterni, non so nulla di loro, dei zii cugini..") dove sono finite le mie radice?
radice della bella penisola con il caldo sole che riscalda la conga ? la mia bella Catania dove il mare bagna i suoi piedi e l'Etna la corona ?
Come vorrei tanto vedere il piccolo paesino dove ho visto i primi Chiarore di luce e del mio primo vagito che gridò "BUONGIORNO MONDO" Si buongiorno tu mondo che mi apri le braccia nel tuo mondo di luce, di colori, e dal vasto cielo blu..

SI!… mondo dimmi buongiorno nella terra d'amore d'un bel futuro sereno..., ("no, non l'ha fato ha dimenticato di augurarmelo, ma son felice lo stesso potevo averlo peggio")

..EH!! quel rumore sferragliato mi risuonava nelle orecchie inchiodandomi, o meglio rifuggendomi tutto infondo su quel triste freddo spazio che chiamano posto riservato..
Mille pensieri trottavano nella mente, chi sa cosa mi aspetta in quel bel triangolo?
Anche li, ho risentito e risentito lo stesso ritornello : "Tuo fratello ha rubato l'eredita di mamma..."--NO!!! BASTA!! si BASTA!!! non ne posso più!!! Parlatemi di voi, della vostra salute, dei ricordi d'infanzia di quell'infanzia che ci è stata violata, rubata, calpestati da figure che il loro ruolo era quel d'aiutare chi non aveva più famiglia, parlatemi dei vostri progetti futuri e presenti, chiedetemi mie notizie della mia piccola famiglia che tutti han abbandonato la su in Francia, parlatemi di mamma, conducetemi nella sua ultima dimora, quella dimora senza ritorno, "dimora che non ho mai visto per darle mio ultimo bacio" ...tutto questo le mie labbra volevano sillabare, ma sono rimasta immobile lì, lì, come una mummia, loro le mummie perlomeno han una lunga storia.

Ho abbreviato il mio soggiorno son stati due giorni più lunghi e tristi che l'Italia mi lasciò in ricordo, l'indomani chiesi ad un fratello quello del cuore di accompagnarmi nella stazione prendere il primo treno che mi riporta nella mia nuova patria che fino a oggi non mi ha delusa, questa patria che mi ha dato tanti aiuti per la mia famiglia, in primo un lavoro, un alloggio dove l'affitto era basso et un avvenire per i miei figli, sono una persona povera materialmente, ma ricca d'amore dei miei figli, amici che mi circondano, senza dimenticare mio tenero meraviglioso sposo che presse con pazienza et amore incondizionato l'albero ed i suoi frutti, dopo una lungo abbandono/vedovanza...

Mio fratello rimasi buona parte della giornata con me, prima cosa prese "a sue spese" il biglietto di ritorno in Francia, poi con sua macchina mi condusse sulle strade d'Etna, ad un certo momento chiuse il motore della macchina mi guardò con quella tenerezza che solo lui sapeva fare nei miei confronti "ecco perché lo definisco fratello del cuore" dicevo", mi diede uno sguardo cosi dolce ma triste nello stesso momento, i suoi occhi neri profondi mi chiedevano mille domande che capii... spezzai il silenzio guardandolo dritto negli occhi, e gli dissi solamente:
"Io ti credo ho fiducia in te"
come un bimbo pianse nelle mia braccia, le carezzavo i suoi bei riccioli neri con una bella sfumatura di roso quel bel roso veneziano di nostro papa e mio, lui il grande fratellino che amo, lui il mio pilastro di quei tristi momenti dell'infanzia, aveva capito che gli altri fratelli sorelle l'avevano accusato, e forse anzi ne son sicura che nel suo sguardo cercava se anch'io lo accusavo, non voleva deludermi, so che tiene veramente a me anche se per motivi complicati per via delle famiglie" non ci frequentiamo tanto, so in fondo del mio cuore che mi pensa et nasconde la sua lacrime, lo so perché per me è lo steso, anche adesso che parlo di lui mio cuore piange, gli occhi son pieni che vedo male quel che scrivo. Con emozione mi disse tu mi fai capace di ciò, rubare mamma? le disse di no, no perché quando lui usci dal collegio quasi nello stesso periodo di me, e dopo aver preso il diploma, il padre superiore "fatalità del destino porta nostro nome" sicuramente come MAMMA ELLA prese cura di me, anche lui il Padre Superiore lo feci con mio fratello del cuore". Lui gli trovo un lavoro, dove anni dopo anni guadagnava gradi, fino a diventare il direttore di più di 3000 operai e impiegati, Lui fece tanti sacrifici andava al lavoro ammalato, "soffriva di ulcera" si continuava a fare tanti sacrifici per la famiglia meravigliosa che si è creato "2 figli" Ci fu un periodo che dovette partire nei paesi dell'estro, per aprire nuove aziende, et formare gli operai "In quel periodo mi scriveva molto spesso mi raccontava di lui del suo lavoro et di quanto sua moglie et figli gli mancavano... e dopo qualche anno essere stato lontano della sua famiglia entrava con un buon guadagno, ma onesto però hihihi!!... ma prima di essere direttore anche ammalato "nel
periodo che viveva con noi "da mamma" si rendeva al lavoro, lo stipendi lo portava tutto a mamma, anzi il suo lavoro era in una grande città, cosi lui affittò una casa e venne a prendere mamma e me,che vivevamo in un altro paesino  "in quel periodo ero da mamma e non dalle suore", comprò tutto l'arredamento, mamma non lavorava, poi gli altri fratelli alla loro maggiorità et diploma in mano uscirono dal collegio, anche loro il padre superiore le trovò il lavoro, e vivevano nella stessa casa che mio fratello del cuore pagava tutto, sia il mutuo sia le bollette, si sposo per ultimo, dopo che tutti fratelli e sorelle si sposarono, noi fratelli siam partiti lontano lui rimase con mamma.
Mamma mi telefonava dicendomi che, lui anche se era sposato, continuava ad aiutarla "ad essere sincera tutti noi credevamo che lui era il preferito di mamma" io credevo anche una delle mie sorella la più piccola "io sono la terza dei figli, prima delle femminucce e mio fratello del cuore secondo dei maschietti" ritorniamo al fil del discorso, dunque mamma al telefono o nelle lettere mi diceva che lei faceva apposta lasciar le bollette ben in vista sulla tavola "la furbacchiona hihhi!!", lui aveva le chiave di casa normale dato che mamma viveva sola e in più continuava pagare il mutuo dell'affitto,"non so se ciò era vero mamma me lo scriveva" lui trovava le bollette e li pagava mentre mamma era fuori casa.

Allora mi chiedo dunque, perché rubare ? lui che dopo il suo lavoro aiutava il fratello più piccolo nella sua nuova piccola attività che aveva aperto, oltre che aiutarlo manualmente, lo aiutava finanziariamente "prestandogli dei soldi" per comprare nuove macchine che le servivano per sua attività, macchine che costavano tanti, tanti soldi, si parla di milioni di lire, lui che pagava tutto a casa, lui che si occupò di noi sposandosi per ultimo, lui che ha una casa degna di un conte, una bella villa al mare, anche sua moglie laureata lavorava, e certamente non aveva bisogno dei soldi di mamma "che lei furbacchiona tutta la sua pensione la custodiva in un libretto bancario" quindi che bisogna aveva di rubare? inoltre i mobili di mamma erano ormai vecchi che farsene?  almeno che l'invidia della sua riuscita facevano divagare chi non ha avuto la stessa fortuna, quando lo difesi si misserò tutti contro me, dicendomi che non ero obiettiva del fato ch'era il fratello del cuore, al punto di dirmi che... et bla-blabla bla… su quel che mie orecchie han sentito  non ho creduto per tanti motivi, non ci credo per niente che la mamma abbia fato una cosa del genere agli altri figli.

((Io non farò sicuramente un testamento, perché so benissimo che i miei figli daranno a chi ha bisogno di più, "mia assicurazione vita sarà divisa tra loro" ma verrà ad abitare in questa grande casa colui che ne ha più bisogno, "casa e terreni non mie ma di mio sposo "non del loro papa" attraverso me, se non si risposa dopo la mia morte naturalmente hihihi!!!! ))

Io son povera e son felice cosi,  felice che lui mio fratello con tanti… dico tanti sacrifici, è riuscito il suo futuro e quello dei suoi figli, "un dei suoi sacrificio per esempio, dopo 8h di lavoro studiava per aumentare di grado nel suo lavoro, sapevo che tutti li nel suo lavoro l'amavano et l'pprezzavano,

Quei periodi che vivevo con mamma i più belli erano con mio fratello, una grande complicità nacqui tra noi due, mi difendeva sempre quando mamma per un si un no mi sgridava sopra, spesso mamma sfogava la sua triste vita di donna isolata dalla famiglia su noi figli soprattutto su me, dato che non le rispondevo mai, abbassavo sempre gli occhi quando mamma mi parlava, avevo un rispetto di lei infinito, le obbedivo senza posarmi domande, e seguivo suoi ordini alla lettera. «una volta mi son ribellata et er... .. «lo racconterò poi hihihhi !!! »

Tanti piacevoli momenti furono con mio fratello del cuore, furono momenti che anche adesso quando li rivedo cancellano i ricordi tristi, mi ricordo che spesso la domenica con suoi colleghe  di lavoro si affittava uno o due bus et si partiva sull'Etnea ero cosi felice in quel periodo, lui portava me e mamma era fiero averci sempre con lui.
Mi ricordo che una sera di capodanno mi invitò di seguirlo in discoteca con lo stesso gruppo dei colleghi di lavoro "sopratutto le donne erano tutti innamorate di lui hihihi!!!!" dopo la serata tutti gli amici rientrarono, come noi d'altronde, la sua macchina si blocco netta, dei vetri perforarono le ruote... i Vetri? vi chiedete, si a capodanno si butta fuori tutti i vecchi oggetti, le strade son coperte di piatti bicchieri, un po di tutto insomma ,,, non so se questa tradizione esiste ancora nelle Sicilia, ho anche un bel ricordo su me un proiettile di fucile nel mio fronte". Quindi la macchina fu lasciata sul posto e noi continuammo a piedi, quando tutto d’un tratto le mie gambe non mi han tenuta, son caduta come un sacco vuoto, mio fratello continuò la strada di ritorno portandomi in braccio, per fortuna ch’ero magrolina, oggi lo schiaccerei con il mio soprappeso hihihi!! ((Brutto vizio quello di rosicchiare sempre hihihiii!!!!)) “come la poesie che si trova qui su questo blog «I PASSI SULLA SABBIA" “anche lui nel momento che ne avevo il più bisogno mi portò sulle sue spalle" e non era facile camminare su quelle maceria. (Il verdetto dei medici : ho avuto una piccola paralisi momentanea)

Ritornando al nostro discorso iniziale mi son giurata di mai più rendermi li in quel posto"ITALI dove tanti ricordi mi fan soffrire, anche se quel caldo sole, i suoi abitanti, la buona cucina che sa di terra Italiana mi mancano da morire, ho paura che tutti quei ricordi gravati sulla mia pelle e visceri risveglino sentimenti di delusione, delusione di quell'infanzia che tutti han diritto di viverla nel nucleo famigliare anche la più povera che esiste.

((Devo confessare che ho un altro fratello che amo tantissimo colui che è nato dopo me, amo il suo modo « discreto di ponnersi, la sua bellezza et il suo modo di pensare, ha una moglie meravigliosa  "il suo nome est quasi gemello con il mio" - amo tantissimo la sua energia suo amore per la famiglia, amo sopratutto quando ogni tanto le scappa una frase in siciliano la croccherei di baci  "si mi calmo hihihhii!!  non è colpa mia che amo cosi tanto la mia famiglia hihihhi !!"talmente li volevo bene che lui mio fratello et cognata li ho scelti come padrino et madrina della mia piccola bimba »  - dunque loro han 2 figli meravigliosi il maschietto est sempre stato il mio preferito oggi est un uomo anche lui papa   "non so cosa darei per rivederlo"  .. "scusate questa parentesi di sfogo")) ritorniamo a noi…

Ecco perché pubblico su questo blog Franco/Italo: " patrimoni culturali, ricette, musica canzoni Italiani" "NON POTENDO PIÙ ANDARE IN ITALIA, ALLORA PORTO L'ITALIA QUI DA ME", solamente cosi posso rigenerarmi di quelle radici materne per riscaldare il mio cuore di EMIGRATA, si emigrata per il non avermi accettato della famiglia di quello sposo, che come ponzo pilato agì, per poi morire lontano da chi veramente avrebbero dato la loro vita per lui "i sui FIGLI ed io" si io, Oggi sarebbe stato il suo compleanno, e anche se son felice con mio attuale sposo, confesso che lui resterà gravato a ferro bruciante nell'angolino del mio cuore, come tutti quei ricordi d'infanzia che porto dietro sula mia pelle fino alla fine et anche al di-là di ogni vita...

CURIOSITÀ: scrivo parte di biografia o un romanzo? vi lascio la scelta
http://youtu.be/NurQUDYuv04
http://youtu.be/XXuqPG5RfCY

questa canzone la sentivo quando era piccolina dai paesani che si riunivano tra loro nelle strada, questi qui son bei ricordi di vita comune che ormai il caos del mondo che va veloce non san dire neanche un timido ciao al vicino, ad un passante.. che tristezza la tecnologia mondiale..
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traduction en français plus tard ♥

 ♥  ♥ .....☼

1° ) UNE PARCELLE DE MOI... de "À la recherche de mon enfance. Lina R."

                   

                                    (moi à 18ans)
  UNE PARTIE DE MOI  "image soumise à des droits d'auteur."
                        
Il y a des périodes qui furent  tristes dans ma vie, j'ai eu beaucoup d'amertumes et de chagrins,  je ne suis pas capable de me mettre en valeur en écrasant les autres personnes,  mais souvent je me suis sentie exploitée.

 J'ai vu des gens arriver en haut du sommet en faisant "souffrir, et qui piétinent aussi les sentiments des autres même dans leur propre famille la plus respectable soit-elle.

J'ai rempli des fleuves de larmes que personne n’a jamais vus.
 Ma famille ne m'a jamais aidée, ni moralement ni financièrement, pour mieux dire à mes 18mois, si on peut dire ainsi, ils me déposèrent ou plutôt  "m'abandonnèrent".


Je n'ai pas de souvenirs des premiers ans de ma vie, de moi je connais des petits épisodes que "*MAMAN ELLE" me racontait,  il semblerait que les premières années j'étais heureuse obéissante et beaucoup aimée par Maman Elle, maman Elle me prit sous ses ailes jusqu'à mes 7 ans…

Mais ma joie s'évanouit bien vite,  je ne rirais plus, j'étais toujours malade,  je mangeais peu presque rien,  et ainsi cela dura jusqu'à mes 11 ans, les causes étaient nombreuses …
• 1- maman Elle aussi elle m'abandonna dans cet endroit qui devint hostile pour moi,

Pourquoi hostile ? Je le dirais plus loin….( Petite anticipation ; un jour j’étais enfermée dans un cagibi dans le dépôt de paille et une allumette qui passait par-là au même moment que je dormais)....

• 2 – Mes proches je ne les voyais jamais, oui peut-être, si mes souvenirs sont bons je voyais maman seulement  tous les 5 ans ou plus, seulement pour 2h avec un espion toujours à ma hanche, j'ai su  aussi que mes frères et sœurs étaient eux aussi "délaissés"  ma sœur était avec moi,  et moi j'étais heureuse ; en effet elle était tout proche de moi mais inaccessible, nous n'avions pas le droit de nous rencontrer, de nous parler, - des  règles comme « elles » disaient -, elle était à l'étage d’en bas et moi celui d’en haut, quand les 10mn matin et après-midi de pause venaient je courais heureuse là-haut en terrasse pour la voir jouer avec d’autres enfants, j’étais si heureuse que mon cœur battait si fort à me couper le souffle, sa  "maman"  s'appelait Graziella elle faisait partie aussi de toutes ces personnes délaissées,  du fait qu’elle était plus âgée  représentait la maman de toutes ces fillettes qui jouaient insouciantes

Ma sœur comme moi, fut prise d’affection par cette maman des petites filles, comme moi elle fut  prise sous ses ailes protectrices.
Je suis née en Italie,  élevée dans une place nommé collège  géré par les bonnes Sœurs qui à la place du cœur  avaient une pierre, avec des règles inventées par elles pour mieux torturer les âmes innocentes…

Pour conclure; Ma jeunesse fut si lamentable que je suis toujours à la recherche de mon enfance... 


*MAMMA ELLE était la Mère Supérieure dans les ans 50, en effets il s'appelait Sœur Raffaella en étant très petite je ne savais pas dire son nom entier je disais "ELLE" donc "mamma Elle".
Copyright © 2012.

À SUIVRE....♥
… ▒ ◘ ▒…♥…▒ ◘ ▒ …

  ~ UNA PARTE DI ME ~   de "Alla ricerca della mia infanzia"
Ci sono dei periodi che furono triste nella mia vita, ho avuto molte amarezze e dispiaceri, non riesco a mettermi in valore schiacciando gli altri, ma spesso mi son sentita sfruttata.

 Ho visto persone  arrivare in alto del vertice facendo soffrire, et calpestando i sentimenti  degli altri  anche nella propria famiglia la più rispettabile .

Ho riempito fiumi di lacrime che mai nessun ha visto
 La mia famiglia non mi ha mai aiutata, sia che moralmente sia finanziariamente, anzi a 18mesi se si può dire cosi, mi depositarono o meglio "m'abbandonarono". 

Non ho ricordi dei primi anni della mia vita, di me conosco piccoli episodi  che "*MAMMA ELLA"  mi raccontava, sembrerebbe che i miei  primi anni ero felice ubbidiente e tanto amata da Mamma Ella, la mamma Ella mi prese sotto le sue ali fino ai miei 7 anni…

Ma ben presto la mia gioia svani non ridevo più, ero sempre ammalata, mangiavo poco quasi niente,  cosi durò fino ai miei 11 anni, le cause erano tante…
• 1 - Mamma Ella anche lei mi abbandonò in quel luogo che divenne ostile per me...

Perché ostile ? lo dirò più in là… ( Piccolo anticipo;  un giorno ero chiusa in un ripostiglio nel deposito della paglia ed un fiammifero che passò da là nello stesso momento che dormivo)…

• 2 - I miei famigliari non li vedevo mai, si forse se i miei ricordi sono buoni vedevo solo mamma ogni 5anni o di più, solamente per 2h con una spia sempre al mio fianco, seppi poi che anche i miei fratelli et sorella erano anche lori «abbandonati» mia sorella era con me,  ed io ero felice ; in effetti era vicino me, ma irraggiungibile non avevamo il diritto di incontrarci, parlarci - delle regole come «loro» dicevano -,  lei era al piano di sotto ed io di sopra quando venivano le 10mn mattina e pomeriggio di pausa, correvo felice su in terrazza per vederla giocare con altre bimbe, ero cosi felice  che il cuore mi batteva cosi forte a togliermi il soffio
.
 La sua «MAMMA» si chiamava Graziella anche lei faceva parte di tutte quelle persone depositate, siccome lei era più grande di età, rappresentava la mamma di tutte quelle fanciulle che giocavano spensierati…

Mia sorella  anche lei come me, fu presa d’affezione per questa mamma "Graziella" delle bimbe, come me, fu presa sotto le sue ali  protettrice.

Sono nata in Italia, cresciuta in un posto chiamato collegio gestito da Suore che al posto del cuore avevano un sasso, con  regole inventati da loro per meglio torturare le anime innocenti. 

 Per concludere;  La mia gioventù fu così penosa che sono sempre alla ricerca della mia infanzia...

*MAMMA ELLA era la Madre Superiora negli anni 50, in effetti si chiamava Suor Raffaella io essendo piccolissima non sapevo dire suo nome intero dicevo ELLA quindi mamma Ella (Lina Randazzo)
Copyright © 2012.
                         "a  seguire".... ♥
 

2°) Souvenir Lointaines. suite de "une parcelle de moi" ◘.Ricordi Lontani (poesia "La culla" di Vincenzo RUSSO alla fine)

Souvenir Lointaines.   "en Français et Italiano"

suite de 1° ) ◙ UNE PARCELLE DE MOI ♥

▬ Bonjour à ceux qui viennent rendre visite dans ma petite grotte ou je conserve mes souvenirs tristes et heureux ….

▬  Buongiorno a tutti quelli che rendono visita nella mia piccola grotta dove custodisco miei ricordi tristi e felici...

J’étais seule avec ma pensé d'un jour gris de septembre et  mon regard s’immobilisa  sur un tout petit objet non identifié qui bougeait sur un petit tas de cailloux,  tout au tour des grands ballons de pailles que le fermier avait préparé pour l’hiver,  le vent respirait léger sur mon visage comme une caresse,  je n’avais pas envie de rester là dans l’incertitude de ne pas savoir.    Je courre dans ma cuisine chercher mes vielles lunettes inutilisables  déjà de plusieurs d'années..

Mais !  Où j’ai  mis ces bonnes vielles lunettes qui me faisaient saigner mon petit nez ?  ah ! les voici… je les prends et je courre dehors pour mieux voir l’objet non identifié.

Je ne vois plus l’objet alors je décide de me rapprocher, mon cœur battait plus fort à fur à mesure qui je m’approchais  car je ne savais pas ce qui je pouvais y trouver.

Pendant que je marchais  ma pensée  me renvois loin en ce jour où j’étais enfermé dans un cagibi pour n’avoir fini mon dîné que la cuisinière avait préparé pour nous les enfants délaissés par nos parents dans cet établissement qui portait le nom « Maison de St Giovanni Bosco » dirigé par des bonnes sœurs..

La cuisinière était une fillette parmi tante autres, délaissée comme nous son malheur était qui  n'arrivait pas à retenir en mémoire ses leçons d'école, donc jugée trop stupide, un âne comme elles le disaient, elle avait la malchance aussi qui ses parents étaient morts et ses grands-parents et la seule famille qui lui restait  se sont comportés  comme Ponce Pilate oui!  Se sont lavé les mains de ce gros fardeau qui s'appelait  Mima...

Mima donc était bonne « bonne double sens» simplement à vivre dans l'arrière local de la  cuisine "un petit débarras" Mima était très heureuse de ce petit local sans fenêtre sans lumière de toute manière  n'avait pas besoin, étant donné qu'elle se couchait et se levait très tôt, et  passait ses journées dans les fourneaux pour préparer les repas de tout les pensionnaires, nous étions 80 fillettes environ "aucun garçons" les personnes  âgés environs 40 femmes et 50 hommes, et bien sûr aussi de 18 Sœurs y compris la mère Supérieure.

Mima était très heureux de son petit château comme l'appelait-elle, moi je l’aimais beaucoup Mima,  était une fille qui avait  grandi très vite dans cet endroit de fumée, de différentes odeurs de brûlé ou de forte humidité, on l'appelait la reine des cendres… Oui !! du fait  que les fourneaux fonctionnaient avec la paille et le bois, si ma mémoire ne me trahit pas Mima avait quelque années de plus de moi ... (("étrange qu'entre nous nous ne connaissions pas l'âge des autres enfants….  les anniversaires??...   mais qu'est-ce que c'est ce gros mot?...   Je ne savais pas que ce mot existât sur un dictionnaire, le premier anniversaire je l'ai fêté à 18 ans j'étais heureuse comme une collégienne... collégienne?? mais je l'étais hihihihi!!!!" ))  je disais nous étions presque du même âge,  je  crois, étant donné qu'elle était en viande et j'étais peau et os,  j'avais l'impression qui Mima pour sa corpulence était plus grande que moi, la seule différence entre nous deux, elle était une vraie orpheline ne venait  vraiment personne lui rendre une visite, moi,  je voyais grand-père ou maman tous les 5ans si n’était  pas de plus,

De toute façon j'étais amie de Mima nous étions deux solitaires elle  était heureuse avec ses fourneaux,  ses marmites qui ne finissait jamais de laver "mais je dois avouer que je l'enviais souvent je voulais être là à sa place, d’avoir aussi mon petit château tout pour moi, et non un dortoir, une sale de repos communs sans parler du réfectoire, cet endroit que je haïssais beaucoup, tout simplement parce que je n'aimais pas ce qui nous présentaient dans nos plats presque vides et sans goût, Mima quand il finissait de nettoyer elle était libre d'occuper ses heures comme elle le désirait…

Elle m'invitait souvent dans son château, et me parlait d’elle me racontait ses rêves, et j'étais heureuse à l‘écouter d'admirer ce qu'elle gardait dans son palé précieusement,  par exemple une fleur séchée qu'avait trouvé dans la cour de la cuisine,  c'était son quartier, elle n'avait pas le droit de venir chez  nous là-haut dans les endroits   des filles nous étions affectées  à la broderie prières et des études, nous étions  très surveillées, quand je pouvais, j'allais  la retrouver dans les moments de repos,  et le dimanche, le dimanche nous étions 2 h libres le matin et l'après-midi,  du fait soit que Mima et moi  nous n'allions jamais dans le parloir nous étions les deux petites orphelines  elle l’était  vraiment et moi pour abandon "si on peut dire ainsi."

La sœur qui était responsable de la cuisine s'appelait Sœur Rosa une femme grande semblable à un rugbyman et en plus était  amie de Maman Elle,  j'étais donc son enfant préféré…. Voilà  le pourquoi j'avais la possibilité de fréquenter les quartiers  d’en bas en cuisine, je me rappelle que Sœur Rosa me prenait par la main et  me cahotait avec elle quand faisait l’inspection dans les différentes pièces des réserves alimentaires j'étais émerveillée  quand elle s'asseyait devant un objet artisanal rond de bois avec une lame qui levait et descendait "manuellement"  pour couper le pain ou le fromage à tranches, je me rappelle encore le bon parfum de pain de maison hummmm!!!! Comme c’était bon quand  me donnait un petit bout de pain encore chaud avec un peu de sel et d’huile d'olives !.

Et pendant quelle coupait le pain me racontait des petites épisodes de ma mère et mon père puis un jour elle m’a chanté :
♫      Ninna-nanna ♪
♪ ninna oh!!  ♪manna oh!! ♫

♪ cette morte bouteille* ♫
♫que ne te prend jamais ♪
♪ Ninna-nanna petite fille ♫
♪ ninna oh!!  ♪manna oh!! ♫

♫ que la morte butteille* ♪
♪ te viendra te chercher vite ♫
   ♫     ♪      ♫       ♪    ♫
c’était une berceuse que paraît-il ma grand-mère me chantait quand j’étais encore bébé, quand elle venait me retrouver, l’ironie du sort je ne sais pas de quelle mamie s’agissait soit paterne ou materne que bien sûr je ne les ai pas connues …
--  *bouteille = c’était le gros mot qu’était interdis "le métier le plus vieux du monde b...

Je suis  fatigue d'écrire "faire les corrections des deux langues mes pupilles se ferment" parbleu il est 05:45  voilà  pourquoi je meure de sommeille!! bien je vais continuer  plus tard je vous souhaite un bon mardi de ce 25 septembre  et  à moi un bon sommeil...je couuureeee dans les bras de Morphée  elle  m'attend... à bientôt avec la suite ♥ Lina

▬ PETIT PLUS POUR Renforcer  ma triste enfance

Comme certainement tous moi aussi j’ai un Facebook hihihi !! et j’ai la chance d’avoir beaucoup d’amis formidables, de tous milieux sociaux, malheureusement sont tous très loin ‘Italie » entre mes amis un grand poète/écrivint « Vincenzo RUSSO » ce étrange  car j’ai une tante en Sicile que  s’appelle aussi RUSSO, donc  en visitant le profile de Vincenzo  je suis tombé sur une poésie, je l’ai lu à plusieurs reprise et à chaque fois mes larmes coulaient à me couper le souffle,  tout simplement parce que cette poésie raconte des épisodes souffertes cachés  au fond de moi, ((en lisent part de mon journal intime vous comprendrez mieux)) et ce poème se marie bien avec cette episode de ma vie que je viens de faire ….. voici le Poème de Vincenzo RUSSO « plus loin je ferai une biographie de ce beau poète de la belle NAPOLI= NAPLE pour mieux le faire connaître soit en Italie soit ici en France ….

•  Le Berceau

Encore une nuit dans l'obscurité.
lui manque ta fable,
lui manque de dormir
avec toi sur son nuage,

berceau comme en caserne,
alignée, égal,
berceau de rêves brisés,
prison sans idéaux,

lune, hoquets et larmes,
les larmes de nombreux,
prêtes à témoigner,
les fils tu dois les aimer,

pas pour les vouloir
nés pour respirer,
mais fut pour votre choix,
celle de procréer,

instants de plaisir,
jouir et ne pas savoir,
gouttes d'amour en fruit,
pour donner vie au deuil,

je me demande le pourquoi
ce sont les destinataires,
d'un cauchemar infini,
de vivre la vie.

Or de nuit est lumière.
lui donne sûreté,
en anticipant les rêves,
un baiser et une caresse,

ils sont devant eux
avec ces cinq doigts,
précèdent chaque pas,
lui enseignent la vie.

Mère ne te connaît pas,
ces jours là tu l'abandonnas,
a pleuré tes sourires,
par ce que tu ne dis pas.

Mère tu pleures ton fils
par ce qui ne t'a pas donné,
désormais n'a pas plus de larmes
de quand il fut adopté.

de Vincenzo Russo dans le recueil "Autour à toi..." an 2004

 ♥ .......◘.....◘.....◘.....◘.....◘.....◘.....◘.........♥

Ricordi Lontani
Ero sola con il mio pensiero  in un giorno grigio di settembre ed il mio sguardo si immobilizzò su un piccolo  oggetto non identificato che si muoveva su un piccolo mucchio di sassi, e tutto intorno c'erano dei grossi  palloni di paglia che il contadino aveva preparato per l'inverno,  il vento respirava leggero sul mio viso come una carezza,  non avevo voglia di restare lì nell'incertezza di non sapere,  corro nella mia cucina a cercare  i miei vecchi occhiali   inutilizzabili di  già bene da tanti anni..

Ma!  Dove ho messo questi buon vecchi occhiali che mi facevano sanguinare  il mio nasino?....  ah! eccoli  lì!!!   li prendo ed  corro fuori  per veder meglio l'oggetto non identificato,  non lo vedo bene, allora decido di avvicinarmi di più, il mio cuore batteva più forte  a misura che mi avvicinavo,  perché non sapevo ciò che potevo trovarsi.

E mentre camminavo  il mio pensiero mi rinviò in quel giorno lontano dove ero chiuso in un ripostiglio per non avere finito il mio pasto  che la cuoca aveva preparato per noi i bambini lasciati li dai nostri genitori in quel stabilimento che portava il nome "  Casa di St Giovanni Bosco"  diretto dalle buone suore ..

La cuoca era una bambina come tanti altri, abbandonata come noi la sua disgrazia era quella di non arrivava a trattenere in memoria le sue lezioni di scuola, giudicata dunque troppo stupida, un asino come esse le dicevano, aveva anche la sfortuna che i suoi genitori erano morti ed  i sue nonni  e la sola famiglia che le restava si son comportati come Ponzo Pilato, si!   lavate le mani  di questo grosso fardello che si chiama Mima...
 dunque Mima era semplicemente buona da vivere  nel locale dietro cucina "un piccolo ripostiglio"  Mima era molto felice di questo piccolo locale senza finestra senza luce tanto non ne aveva bisogno dato che si coricava e si alzava molto presto, e passava le sue giornate nei fornelli per preparare i pasti di tutto i convittori,  noi eravamo 80 bambine "niente maschietti" le persone anziane circa 40 donne e 50  uomini, e ben certamente  anche di 18 Suore  ivi compreso la madre Superiore.

Mima era molto felice del suoi piccolo castello come lo chiamava lei, io le volevo molto bene era una ragazza cresciuta molto presto li in quel luogo di fumo, di odori vari di bruciato o di forte umidità, la chiamavano la regina delle ceneri,  si!!  perché i fornelli funzionavano con paglia et legna,   se la mia memoria non mi tradisce aveva qualche anno più di me... ("strano che tra noi non conoscevamo l'età delle altre bimbe,...  i compleanni??... ma cos'è questa parolaccia ?... non sapevo che esistesse questa parola su un dizionario,  il primo compleanno l'ho festeggiato a 18 anni ero felice come una collegiale... collegiale ??.. ma lo ero hihihihi!!!!" ),  dicevo eravamo quasi  della stessa età, almeno credo dato che lei era in carne et io ero pelle ed osa avevo l'impressione che Mima per la sua corpulenza era più grande di me, la sola  differenza tra noi due,  lei era una vera orfana non veniva veramente nessuno renderle una visita io per lo meno vedevo nonno o mamma ogni 5anni  se non di più.

Comunque ero amica di Mima eravamo solitari, lei era felice con i suoi fornelli, le pendole che non finiva mai di lavare  "ma devo confessare che spesso la invidiavo...  si!... volevo essere al suo posto, avere anch'io il mio piccolo castello tutto per me,  e no un dormitorio, una stanza di riposo comune senza parlare del refettorio, quel luogo che odiavo tanto,  tutto semplicemente perché non amavo quel che ci presentavano nei nostri piatti quasi vuoti et senza sapore,

Mima quando finiva di pulire era libera di occupare le sue ore come lei lo desiderava  mi invitava spesso nel suo castello, e mi raccontava di se dei suoi sogni, ed io ero felice ad ascoltarla ammirare quel che lei custodiva preziosamente nel suo palé, per esempio "un fiore  seccato che aveva trovato nel cortile della cucina", quel era il suo quartiere,  non aveva il diritto di venire su da noi nei reparti delle fanciulle che eravamo addetti al ricamo preghiere et studi, ed eravamo moto sorvegliati, quando potevo l'andavo a trovare nei momenti di riposo e domenica , la domenica eravamo liberi 2 h il mattino et il pomeriggio siccome,  sia che lei Mima ed io non andavamo mai in parlatorio eravamo le due orfanelli lei veramente ed io per abbandono "se si può dire cosi".

La suora che era responsabile della cucina si chiamava Suor Rosa una donna grande stille un rugbyman ed era amica di Mamma Ella dunque ero la sua bimba preferita ecco perché avevo la possibilità di frequentare i reparti giù in cucina, mi ricordo che Suora Rosa mi prendeva per mano e mi traballava con se quando faceva ispezione nei vari locali delle riserve alimentari, ero meravigliata quando si sedeva davanti un apparecchio artigianale rotondo di legno con una lama che alzava e scendeva "manualmente" per tagliare il pane o formaggio a fette,  mi ricordo ancora il bel profumo di pane di casa hummmm!!!! com'era buono quando mi dava un piccolo pezzo ancora caldo con un po di sale e olio di oliva...

E mentre  che,  lei  tagliava il pane mi raccontava dei piccoli episodi di mia madre e mio padre... poi un giorno mi  cantò:  ¸
♫  Ninna-nanna  ♪
♪ ninna oh!!  ♪nanna oh!! ♫

♫ questa morta bottiglia * ♫
♪ che non ti prende mai ♪
 ♫ Ninna-nanna piccola bimba ♫
♪ ninna oh!!  ♪nanna oh!! ♪

 ♫  che la morta bottiglia *♫
♪ ti verrà cercarti subito ♪
      ♫   ♪    ♫     ♪   ♫
  Era una ninna-nanna che sembrerebbe  mia nonna mi cantava quando ero ancora bébé, quando veniva a ritrovarmi,  l'ironia della sorte non so di quale nonnina si trattava, o paterne o materne..... che certamente non le ho conosciute
-- * bottiglia = era la parolaccia che era vietata di dire  "il mestiere più vecchio del mondo b..na.

Son stanca di scrivere "farò le correzioni delle due lingue le mie pupille si chiudono"  perbacco sono le 05:45 eco perché ho tanto sono !! ben continuo più tardi vi auguro un buon martedì di questo 25 settembre ed io un buon sonno ...coorrooo le breccia di Morfea mi aspettano... a presto con il seguito ♥ Lina

▬ PICCOLO DI PIÙ  Per Rinforzare la mia triste infanzia

Come certamente tutti, anch'io ho un Facebook hihihi!! ed  ho la fortuna di avere molti amici formidabili, di ogni mezzo sociale, purtroppo sono molto lontano "tutti Italia" tra i miei amici un grande poeta/romanzieri "Vincenzo RUSSO" questo strano perché ho una zia in Sicilia che si chiama anche RUSSO, dunque visitando il profilo/bacheca di Vincenzo sono caduto su una poesia, l'ho letto parecchi volte ed ad ogni volta le mie lacrime colavano a tagliarmi il soffio, semplicemente perché questa poesia racconta degli episodi sofferti nascosti in fondo a me, ( leggono parte del mio giornale intimo comprenderete meglio) questa poesia si sposa bene con questo episodio della mia vita che ho appena fatto.ecco la Poesia di Vincenzo RUSSO "più in là farò una biografia di questo bel poeta di Napoli= Naple Vincenzo RUSSO per meglio farvelo conoscere sia in Italia sia qui in Francia hihihi!!!!  ♥

    “ La culla “

Ancora una notte al buio.
Gli manca la tua favola,
gli manca di dormire
con te sulla sua nuvola,

culla come in caserma,
allineata, uguale,
culla di sogni infranti,
prigione senza ideali,

luna, singhiozzi e pianti,
le lacrime di tanti,
pronte a testimoniare,
i figli li devi amare,

non per volere loro
nati per  respirare,
ma fu per vostra scelta,
quella di procreare,

attimi di piacere,
godere e non sapere,
gocce d’amore in frutto,
per dare vita a lutto,

mi chiedo perché mai
sono i destinatari,
di un incubo infinito,
di vivere la vita.

Ora di notte è luce.
Gli danno sicurezza,
anticipando i sogni,
un bacio e una carezza,

sono davanti a loro
con quelle cinque dita,
precedono ogni passo,
gli insegnano la vita.

Madre non ti conosce,
quel dì lo abbandonasti,
ha pianto i tuoi sorrisi,
per ciò che non dicesti.

Madre piangi il  tuo figlio
per ciò che non ti ha dato,
ormai non ha più lacrime
da quando fu adottato.

Di Vincenzo Russo dalla raccolta "Intorno a te..." anno 2004

• Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ UN SOGNO CHE SI AVVERÒ... (Lina R ) ♥ UN RÊVE QUI SE RÉALISA.. Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ

        • UN SOGNO CHE SI AVVERÒ...  
Un sogno tanto bello
un sogno più accettato
il sogno di una creatura
una creatura sensibile
indifesa, una piccola
da proteggere, amare.
Oggi non difendo
 una bimba nel sogno
la proteggerò nella realtà
una creatura innocente.

Dopo tanta speranza
affanni e dolori ho visto lei
ho sentito il suo primo vagito;
In quel vagito c'era
una lunga storia
che solo lei  sa
solamente alcune parole
in quel vagito ho capito;
"mamma eccomi qui,
  proteggimi aiutami"

Son bastate queste ultime parole
a sconfortarmi...
NON POTEVO!!!..
non potevo correre da lei
NON POTEVO!!!...
aiutarla, stringerla forte al mio cuore
ero li!  immobile su quel ruvido letto
la vedevo... vedevo lei la mia piccola creatura
le sue manine tese in alto cercavano me
   SOLAMENTE ME!!!
     « ..silenzio..  »
Non la vidi più
vidi solamente due ombre
tutto in bianco vestiti
prendere la mia piccola
…NOOOoo !!!…
non l'ho vista più....
e non la vedrò più...
le tenebri son state cattive con me,
non han udito un cuore piangere
 straziarsi dal dolore.

     "LEI"...
si lei non ha avuto
tenerezza per una mamma
lei l'ha portata via con se
La mia piccola non si è ribellata
buona, docile
come un agnellino l'ha seguita,
non sentiva il mio pianto disperato,
era occupata a seguire "lei"

    "LEI!!"...
lei cattiva con tutti
non guarda nessuno
chi soffre  chi ride ...
se decide di prendere qualcuno
la prende e basta,
con freddezza, con sicurezza
lei tutto può prendere, ma...
l'amore in noi mai.
      (Lina Randazzo)
Copyright © 2012. All Rights Reserved.
....*...*...~♥~...*...*
• UN RÊVE QUI SE RÉALISA...Un rêve très beau
un rêve le plus accepté
le rêve d'une créature
une créature sensible
sans défense, une petite
à protéger, aimer.
Aujourd'hui je ne défends pas
 un enfant dans le rêve
je la protégerai dans la réalité
une créature innocente.

Après tant d'espoir
angoisses et douleurs je l'ai vue
j'ai entendu son premier vagissement ;
Dans ce vagissement y était
une longue histoire
qu’elle seule sait.
Seulement quelques mots
dans ce vagissement j'ai compris;
"maman ! me voici,
  protège-moi  aide-moi".

 Ces derniers mots  ont suffit
à m’angoisser...
JE NE POUVAIS PAS !!! ..
je ne pouvais pas courir auprès d'elle
JE NE POUVAIS PAS !!!..
L’aider, la serrer fort dans mon cœur,
j'étais  immobile sur ce lit rêche
je la vois...je la voyais, ma petite créature
ses petites mains tendues en haut cherchant
SEULEMENT MOI!!!
    «..silence..» 
Je ne la vis plus
je vis seulement deux ombres
tout en blancs vêtues
prendre ma petite
…NOOOoonnn !!!…
 je ne l'ai plus vue....
et je ne la verrai plus…
les ténèbres ont était méchantes avec moi,
n’ont pas entendu un cœur pleurer
 se déchirer de douleur.

     "ELLE"…
oui!  elle!  n'a pas eu
de tendresse pour une maman
elle l'a emportée loin avec elle
Ma petite ne s'est pas rebellée
gentille, docile
comme un petit agneau l'a suivi,
n'entendait pas mes pleurs désespérés,
 était occupée à suivre "elle"

     "ELLE!!"...
elle méchante avec tous
 elle ne regarde personne
 qui souffre qui rit…
si elle décide de prendre quelqu'un
elle le prend et suffit,
avec froideur, avec fermeté
elle peut tout prendre mais…
l'amour  dans nous jamais.
(Lina Randazzo)
Copyright © 2012. All Rights Reserved.
"leggere qui sotto il seguito --☺-- lire ici en bas la suite... →  ( des années après…NOOOoo!!!…"alcuni anni dopo...NOOOooo!!!...  ) 
...♥

 des années après…NOOOoonn!!!…"alcuni anni dopo...NOOOooo!!!...

*PS]tous les noms sont inventés pour sauvegarder la vie privée

  NOOOoonn!!!…la douleur est toujours très présente, je ne pourrai jamais oublier cette année là, une bonne partie de moi s’en est allée pour toujours, je revois encore chaque petit détail de cette année là...

    Un petit enfant devenu mon héros, mon petit ZORRO, "comme lui s'est soussigné dans  un des ses petits mots qu'il m'a laissé un jour",   mon petit Zorro après sa naissance les chirurgiens accoucheurs se sont exercés la main à la broderie, tellement ils aimèrent çà,  qu’ils ont tout brodés en fermèrent tout, quand je dis tout, c’est vraiment tout.

    La douleur était insupportable même pour faire « pipi »  et oui mon petit Zorro ne voulait pas venir au monde,  j'avoue qu’il était capricieux d’abord il a insisté pour voir le monde un mois avant sa naissance et puis quand les médecins ou la sage femme était là à espionner sa petite tête, lui  devinez ce qu’il a fait ??? eh !!! Bien oui!!,  il se cachait il faisait le pudique,  "c’est plus facile de dire que c’était lui, que dire que c’était moi"... mais !!.. que me veulent ces étrangers à soulever le drap  et regarder ?? Ne savent t’ils pas que je suis pudique?  et que j’ai honte?  si, si, j’ai honte de faire voir ce qui n'est, qu'à moi ?  et pourquoi ma mère ne m’a pas expliqué tous ça quand je suis sorti de chez le bonnes sœurs ? quand je me suis marié en trois  moi de connaissance ? ((Ont reviendra  par la suite sur  cet épisode…petit indice  la famille de lui ne m’as jamais accepté, pourquoi ?? je me le demande encore ils ne me connaissait pas je ne le connaisses pas c’est un mystère qu’eux portèrent dans leur tombe… mon époux et son père l’ont déjà emporté avec eux, et ma mère aussi, tellement ils m’aimèrent que mon époux ferma boutique porte et portail et il est venu s’installer ici en France… Moi? je suis resté seule la bas avec mon petit Zorro de 5ans  et ma tendre fille de presque 3ans…cette année là c’était, le noël le plus triste et beau par la même occasion j’ai gagné un concours de poésie dans une radio local « poésie spécial Noël »  et aussi une amie Rita Zino  "mon Dieu comme Rita me manque!!!"  et bien sur aussi  le présentateur en chef de cette radio locale nocturne, à travers lui que dédicaçait des sublimes poème de Paul Géraldy et  Pablo Neruda, à  une étoile..."j'ai connu Pablo Neruda et Paul Gérald"…))

Revenons à nous, donc, à la naissance de mon petit Zorro je souffrais énormément il  se présageait deux solutions : une intervention chirurgicale, ou un deuxième bébé,  mon défunt époux sur le conseil du médecin opta pour la seconde hypothèse «eh bien sûr!!! lui le grand homme à femmes» bref je suis enceinte de cette créature que les ténèbres m’ont volées quelque jours après sa naissance.

    Déjà toute la période de grossesse c’était très mais, très douloureux, pénible, et *compliqué, «compliqué» car enfin je vois le vrai visage de la belle famille, le leur mépris même devant une mort probable «la mienne» mais pour ma plus grande chance et bénédiction, la famille de la sœur de mon ex époux défunt était au petit soin pour moi Zia Anna Teresa DELPESCE* (*tous les noms sont imaginaires) Zia Anna Teresa venait me trouver tout le jours après son boulot  "elle était prof" je suis restée immobilisée 15 jours à l'hôpital de la même ville ou vivait cette merveilleuse famille DELPESCE, j’avait perdu 6 kg du fait que je ne mangeait rien, et j’étais toute brodée de jolies boutons rouges là ou le draps rêche touchait le corps.  
    La famille de mon beau frère *Enzo DELPESCE "fiancé de la sœur de mon ex défunt époux"  surtout sa merveilleuse maman Zia Anna Teresa m'a pris sous ses ailes elle engagea un resto prés de L'hôpital pour me porter tous les jours le repas qu’auparavant, un garçon de cuisine venait prendre mon choix,  Zia A..T. tous le jours me changeait les draps ils sentaient le parfum des roses,  j’étais la petite princesse au petit soins de cette merveilleuse famille qui à jamais restera dans mon cœur…

((Qui est la famille de Enzo DELPESCE:cette merveilleuse famille que tout le monde rêve d’avoir, est composé de: Le père un homme courageux, honnête,travailleur, ami de la police et gendarmes, tout le village l'estime. La  mère une merveilleuse femme très belle pas seulement physiquement, mais très belle dedans avec une âme sensible. Une fille Maria Inna elle m’impressionnait beaucoup une fille vraiment très belle, les cheveux noir un sourire toujours sur les lèvres, et quand elle souriait  deux belles fossettes rendaient son visage plus lumineux, elle était très grande pour son jeune age, si ma mémoire est bonne elle mesurait un bon 1m80 peut-être plus car moi j’étais toute petite à ses côtés hihi!! une jeune fille grande de taille et dans son âme elle jouait bien  volontiers avec mon petit Zorro quand nous étions chez elle, "je me rappelle qu'un jour la très belle Maria Inna essaya avec son doigt de faire parler le Petit Zorro en remuant les lèvres, mais le petit Zorro je crois que ceci n'aimait pas, et il vomis sur elle  hihihi!!!… ok je rigole mais j’étais très gênée, mais cette jeune fille merveilleuse a compris ma honte et avec douceur elle dit « rien de grave » sa douceur n’avait pas d’égale,je ne m’étonne pas car se deux parents sont la gentillesse incarnée et ils ont tant d’amour pour leur prochain, Et enfin mon beau-frère Enzo lui aussi a des belles fossettes, les yeux bleus avec un sourire malicieux derrière ses lunettes et ses moustaches, qui fait tout son charme, un vrai gentleman,je l’apprécie considérablement, nous étions complices comme je disais du fait que la belle famille ne nous aimait pas. Je me rappelle aussi qu'un Noël Zia A. T. arrive avec les cadeaux pour tous, "c’était la première fois qu'elle venait dans cette nouvelle famille de la fiancée de son fils" -  mon cadeau ce fut un beau cendrier, que comme une sotte je l’ai lavai dans la lave vaisselle  "étant de cristal"  il fut rompu en trois parties, j'ai pleuré parce que j’y tenais beaucoup, je l’ai collé et ce cendrier triomphera ainsi toujours dans mon salon, le souvenir de Zia À. T. encore aujourd'hui est toujours là".. 
A l'inverse de moi, des membres de cette famille n’ont pas apprécié les cadeaux qu'elle avait fait avec enthousiasme, je revoie encore la déception de Zia et d'Enzo, celle-là fut la première et la dernière fois que je vis Zia dans la maison de la belle-mère de son fils et la mienne, ils doivent avoir honte seulement, pour l'accueil qui leur ont réservé, j’étais triste pour eux…. Cette unique et merveilleuse famille était est et sera même au delà des temps toujours dans mon cœur, mon seul regret c’est que probablement je ne le verrai plus jamais,snif!! mais ils sont toujours dans mes prières et  mes pensées…  Dans ma vie je n’ai jamais rencontré de personne aimables comme cette merveilleuse famille surtout Zia Anna Teresa ma deuxième mamma dans ce moment difficile de ma vie,je l’aime de tout mon cœur))« Zia = en Français Tata »

Retournons à nous après une parenthèse de cette famille généreuse …

Un jour je vois arriver mon grand frère du cœur Saverio « je l’adore » avec maman, ils étaient dans une rage noire…,  pourquoi  mamma ne savais rien de mon état de santé?? ((ma famille n’avait pas le droit de venir chez moi, et aucun rapport, un ordre de la belle famille)), moi étant donné que j’étais fille de bonnes sœurs je pensais que cela était normal que la famille de l’époux avait le droit de faire la pluie et le beau temps, j’étais une petite collégienne sans cervelle… ((Comment? mais! comment? j’ai pu laisser cette famille sicilienne prendre le contrôle de mon couple et ma famille? Mais comment j'ai pu penser cela? ))   mamma n’était pas contente, surtout Saverio,il ma pris dans ses bras et me dit:  "pourquoi nous ne  savons pas que tu es ici depuis plusieurs jours, et que tu lutes contre la mort…et que tes jours son comptés? Etc. etc."....  QUOI!!!

    Je le regarde émerveillée, je crois qu’il avait compris que je ne savais pas de quoi il parlait, il a dû lire beaucoup de tristesse et d’étonnement dans mon regard, puis maman intervient en colère "c’était la famille DELPESCE, que m’avait pris sous ses ailes qui l’avait avertie de ma santé" puis je ne me rappelle plus rien? un trou noir... le même trou noir de Karl Schwarzschild, ou d’Albert Einstein ou encore de John Archibald Wheeler, mais peu importe de qui est, j’étais ce trou noir que rien laisse passer, et que je suis parfois...

    ....Je me réveille.. Plutôt je sors de ce trou noir….MAMMA MIA!!! Quel horreur!!!.. Mais où suis-je??  Tout le mobilier est couvert de draps blancs, mais je suis où là? Je ne suis plus à l’hôpital.. Mais où je me trouve? Ma pensée fut secouée par un pleure d'un bébé, mon Dieu! On dirait mon petit Zorro!!!    Machinalement je fais le geste pour me lever pour aller vers lui... ma tête tourne... je ne sais pas encore où je suis...je ne reconnais pas ce lieu... je n’ai plus de forces, ma température est élevée, très élevée je fais un dernier effort pour me lever, quand une voix au loin disait: "Prends-la dans ta voiture et porte-la chez sa mère… ((Prends-la??? AH! Oui!!! Mais qui pensez-vous!! Ils ne parlent pas d'une personne quand dissent ; "prends ce sac de pomme de terres, ce fardeau")) - la voix continuait :  "je ne veux pas qu'elle meurt ici dans ma maison"..., mes larmes qui commençaient à couler enflamment mon visage… j’avais reconnu la voix, je savais à présent où j’étais...non je n’étais pas au paradis j’étais chez mes EX beau-parents la voix était celle de la grand mère paternelle du petit Zorro et de cette créature que vivait en moi..

Ainsi Mon EX et défunt époux, me conduit en voiture chez mamma, un bon 50 km de route tout cabossée vieille route de village pour aller dans une grande ville, or les médecins étaient formels, ils avaient donné ordre de rester immobilisée au lit, pas de voiture surtout dans mon état..Le motif ? Simple,  une bonne partie de mon placenta praevia, je l’avais éliminé voila le motif de la fièvre et le reste, surtout le danger que, ou le bébé ou moi certainement devait mourir..

   - J’arrive chez maman je pleure j’ai mal très mal, je pleure dans mon cœur aussi, car la voix qui pleure de mon petit Zorro résonne dans ma tête… maman réveille mon frère, "celui qui était venu avec maman à l’hôpital dans une autre ville, celle ou vivait la famille merveilleuse qui à pris soins de moi avec un amour démesurément", et mamma lui dit: "ta sœur va très mal on la conduit en clinique d’urgence" et ainsi fut..((Mon Frère du cœur  Saverio sans le savoir, il m'as sauvé de la morte, oui se lui n’était pas là chez maman pour me conduis d'urgence en clinique/hôpital je n’étais pas ici à écrire... je le dois la vie et je l'aime plus que tous au monde))

  J’arrive en clinique/hôpital « Garibaldi »    Cet hôpital/clinique  était géré par une bonne sœur, que fut aussi ma deuxième chance. La bonne sœur savait que j’étais une fille qu’avait grandi chez les bonnes sœurs

Je pleurais la sage femme avec calme disait à mamma "qu'elle l'harcelait de questions", qu'elle ne pouvait faire rien et que c'était dangereux une visite "d’un spécialiste" du fait qu'il ne me restait pas grand chose du placenta, et qu'une visite pourrait être fatale, mamma insistait beaucoup, je pleurais toujours car j’avais très mal, puis la sage femme ôta sa blouse blanche  "il était 14h, l'heure du changement de poste des infirmières et sages-femmes, avant de partir elle s'approcha de moi pour me saluer, j'ai dû serrer fort sa main ou mes yeux on dit quelque chose quand elle m’a regardé, car le miracle s'est produit la sage-femme remit sa blouse et dit :"bien je prends le risque et mes responsabilités je vais donc faire la visite" tout à coup toute affolée elle se mit à crier "VITE PRÉPAREZ LA SALE D’ACCOUCHEMENT LE BÉBÉ EST PRESQUE SORTI COMPLÉTEMENT"  pas eu le temps d’y arriver dans la sale de travail, car la petite était déjà là, mamma, sage-femme, infirmières, ont eu du mal à cacher leur émotions.

Le Médecin qui fut appelé arriva sont sorti de la sale d’accouchement, avec le bébé qui criait avec sa petite voix presque imperceptible, ils étaient juste à côté je crois, car je pouvais entendre son vagissement. Puis une infirmière me mit une masque à oxygène…je me suis réveillée dans la salle collective de l’hôpital, je ne sais pas combien de temps je suis restée encore dans ce trou noir pour la deuxième fois, « Sœur Maria Luisa » une petite femme douce délicate mais autoritaire avec les infirmiers, à son tour se prit d’affection pour moi elle était au petits soins avec moi.

    Un grand panier de roses rouges  est arrivés, mon frère du cœur se cachait derrière.. il va voir le bébé il revient et me dit : "elle est magnifique demain ils te l’apporteront pour lui donner sa première tété"  J’avais oublié tout ce que j’avais passé peu importe le passé, la douleur, la petite est là, je la serrerai dans mes bras demain, tout le reste a peu d'importance…

Mons époux arrive le lendemain il va voir la petite, puis il revient et me dis : "tout OK!Bien! Maintenant je pars c’est l’anniversaire de ma sœur et ils m’attendent pour faire la fête" .. « tu parles le "S.§#%*§← censuré.BIB"... il,le savait que sa fille, notre fille n’était plus »
Je l’ai su quand mon frère est revenu 2h après mon EX défunt époux, le bébé était mort et lui le savait, « j'ai su peu après que, lui s’est refusé de voir le bébé, .. bref!  Quand j’ai su pour la petite quelle n’était plus, j'ai pleuré, beaucoup pleuré  Sœur Maria Luisa venait me parler avec la douceur d'une mamma,   je me suis jettée dans ses bras, bras qui me soutenaient fortement, ça ne pouvait pas être possible,,, après 7 mois de souffrances, d’ humiliations, ça ne pouvait pas finir ainsi, c'est un vrai cauchemar... je vais me réveiller!!!

    Je voulais partir avec elle, ma petite chérie  avait besoin de moi.. Mais Sœur M Luisa me-dit : "Vous avez un petit garçon qui à besoin de vous, ses mots martelant dans mon esprit.. Mon petit il a seulement que 11 mois, il est tout seul dans cette famille que méprise sa maman... qui m’ont accueillie dans une chambre « salon » couverte de draps du sol au plafond par peur que je laisse tomber mes gènes-chromosomes que contiens mon cœur, et ils pourrons bien être contaminés de ces gènes de la sincérité, l’amour pour son prochain, la charité, la tolérance… ces adjectifs eux ne les connaissent pas, et ça risque ne jamais être contaminés de ces virus, non!! Jamais!!  Je songeais à mon petit Zorro grandir dans l’intolérance, dans le mépris etc.….

Alors je demande à Sœur M. L. une feuille de papier et un crayon car j’avais besoin décrire toute ma détresse toute mon âme meurtrie, il fut bien que cette douleur, cette rage contre le monde entier sorte pour que je ne plonge pas dans un gouffre, mon petit bébé de 11mois a besoin de moi de sa maman, lui n’a pas de fautes si le Bon Dieu avait besoin d'un ange de plus à ses côtes.

           - Et ce fut ainsi que j'ai  mis sur une feuille les mots "cette poésie" qui ont fait irruption dans mon âme… je ne veux pas changer de mot, de phrases car ça m’est égale si elle  est mal écrite même le petit point mal placé est une larme, une douleur indélébile marquée à tout jamais au fer brûlant sur ma peau qui au plus grand jamais mouront, il sont éternels…

    -----------------------------------------------

    « A préciser que je ne me suis jamais rebellée contre cette famille,  j’avais pour eux, beaucoup d’estime d'affection et de respect car après les bonnes sœurs c'était ma famille, cette famille que je n’ai jamais eue, et en plus elle est la famille de mes enfants, est même si eux s'en sont lavé les mains, ils restent quand-même leur famille.

    Je me suis rebellée contre eux cette année, car quelqu’un d’eux a écris sur le FB d’un de mes enfants quelque chose qui m'a fait voir tout rouge mes enfants on ne les touche pas, car petite femme comme je suis, je deviens une vipère une tigresse… pour la première fois je me suis libérée de l’emprise de cette famille, je les vois grands, une famille unie, mais ils ont de grand leur méchanceté leur dedans pour les autres pour "les pauvres", ils sont des rapaces, ils n’ont jamais cherché les enfants, quand leur fils les a abandonné dans un pays étranger où sa mère «moi»  ne travaillait pas, ne parlait pas Français, le plus petit avait 4ans et le plus vieux 11ans,,,, par contre ils ont bien accueillie la nouvelle femme que lui"mon ex a présentée, une femme qui a abandonné aussi ses enfants de bas-ages comme les miens pour suivre son amant «mon EX».. va comprendre le cerveau d'un humain qui se croit supérieur aux autres!!… "sauf une est différente d'eux ma belle-sœur d’un cœur généreux, oui elle,  la fiancée d'Enzo elle est une personne que j'ai aimé beaucoup, et si j'avais encore un enfant j'avais exprimé à mon EX le désir de l'appeler comme elle... ironie mon EX a eu un enfant avec sa maîtresse et il lui a donné le nom qui j'aimais si, si c'est vrai ...  il me l'a dit lui même chez ma mère la dernière fois que j’ai mis les pied en Italie, puis peu de temps après il est mort l'ironie du sort  il refusait toujours de divorcer avec moi donc je suis sa veuve "mais ceci c’est un autre épisode"

Donc je disais: ils n'ont jamais cherché à connaître la santé des petits, jamais une carte à Noël, anniversaire, non jamais, mais mes enfants qui ne sont pas habitués à mépriser à détester, à juger leurs prochains d'autant plus la famille de leur père,ils ont fait des sacrifices pour pouvoir mettre un visage sur leur grand-parents paternels et les autres membres de la famille qui lâchement les ont abandonnés à leur propre destin. . NON!! ils n'ont jamais cherché les enfants de leur fils  d'autant plus qu'il est mort, et ils se proclament personnes respectables !!! Ils se disent personnes aisées...  mais !!! De riche ils ont seulement l’égoïsme, ils ne sont pas si noble comme je les présumais.. Mon Dieu comment j’étais naïve. »   LA SUITE D' ICI PEU...

 •Petite ante-prima, ma petite est restée dans la morgue,  "et elle y est encore" personne n’est aller la chercher quand j'ai su le jour de sa morte une des mes EX belle sœur « ma préféré que j’ai tant apprécié » fêtait son anniversaire, la fiancé a cette époque du jeune-homme que la famille avait pris soin de moi, et naturellement ne pouvant pas gaspiller ses sous ils ont fait la fête quand-même, le comble que le père de le petite ange mon EX DÉFUNT époux faisait parti de ce beau monde en fête, la fête de sa sœur était plus important de la morte de sa fille, et pour organiser le funéraire etc. … ..Ensuite personne n’est venu me voir à l’hôpital je suis resté 15 jours, trop amaigri faible, je ne tenais pas sur mes pieds. Un jour  j'avais  tant supplié l’infirmière qui était de garde de me faire voir une dernières fois mon petit ange, son petit visage car je ne l’avais pas vu,  et... j'ai écris  des mots  tout de suite …à suivre ↓cliquer le lien ↓

 ~ DOLORE DI MAMMA ~♥~ (Lina R. ) DOULEUR DE MAMAN -

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* PS] tutti i nomi sono inventati per salvaguardare la vita privata

NOOOoo!!!...Il dolore è sempre molto presente, non potrò mai dimenticare quell'anno, una buona parte di me si è spenta per sempre, rivedo ancora ogni piccolo dettaglio di quel anno...

Un piccolo bambino diventato il mio eroe, il mio piccolo ZORRO, "come  si è firmato in uno dei  sue piccole frasi che mi ha lasciato un giorno",  il mio piccolo Zorro dopo la sua nascita i chirurghi ostetrici si sono esercitati la mano al ricamo, talmente amarono ciò che hanno tutti ricamato chiudendo tutto, quando dico tutti, è veramente tutto.

Il dolore era insopportabile anche per fare "pipì" e sì il mio piccolo Zorro non voleva venire al mondo, confesso che era capriccioso, prima  ha insistito per vedere il mondo un mese anteriore la sua nascita e poi quando i medici o l'ostetrica era là ad spiare la sua piccola testa, indovinate ciò che ha fatto??? eh!!! Bene sì!!, si è nascosto, faceva il pudico, "è più facile dire ch'era lui il pudico che dire ch'ero io"... ma!!..che cosa mi vogliono questi stranieri a sollevare il lenzuolo e guardare??  Non  lo sanno  che sono pudica? e che ho vergogna? si,  si,  ho vergogna di fare vedere ciò che è che a me? e perché mia madre non mi ha spiegato tutti ciò, quando sono uscita dalle suore? quando mi sono sposato solamente dopo tre mesi di conoscenza? ((Ritorneremo  in seguito su questo episodio...  piccolo indizio la famiglia di lui "mio EX non  mi ha mai accettato..., Perché?? me lo chiedo ancora, loro non mi conoscevano, io non li conoscevo, questo è un mistero che essi porteranno nella loro tomba, mio sposo e suo padre l'hanno portato già con loro, anche mia mamma, talmente mi amarono che mio sposo chiuse bottega porta e portone ed venne ad installarsi qui in Francia... Io? restai sola li in Italia  con il mio piccolo Zorro di 5 anni e la mia tenerezza di quasi 3ans,   quell'anno fu  il Natale più triste e bello per la stessa opportunità, perché ho vinto un concorso di poesia in una radio locale, "poesia speciale Natale" ed ho conosciuto meglio una amica, Maria-Rita Zino "mio Dio come Maria-Rita mi manca!!!" e certamente anche il presentatore principale di questa radio locale notturna,  ed  attraverso lui che, dedicava delle sublime poesie di Paul Géraldy e Pablo Neruda ad una stella... "ho conosciuto Pablo Neruda e Paul Gérald" ))

Ritorniamo a noi, dunque, alla nascita del mio piccolo Zorro soffrivo enormemente, allora si son esposti due soluzione: un intervento chirurgico, o un secondo bambino, mio defunto sposo sul consiglio del medico optò per la seconda ipotesi " eh bene avidamente!!!!  lui il grande uomo a donne"... breve sono rimasta in stato interessante di questa creatura che le tenebre mi hanno rubato qualche giorno dopo la sua nascita.

Già tutto il periodo di gravidanza era molto male, molto doloroso, faticoso, e*complicato, "complicato" perché infine ho visto il vero viso della famiglia di lui "mio sposo"  il loro disprezzo anche davanti ad una morta probabile "la mia" ma per la mia più grande fortuna e benedizione, la famiglia della sorella di mio ex sposo defunto era alle piccole cure per me Zia Anna Teresa DELPESCE* "*tutti i nomi sono immaginari", Zia Anna Teresa veniva a trovarmi tutti i giorni dopo il suo lavoro "faceva il professore" sono rimasta  immobilizzato 15 giorni all'ospedale, ho perso 6 kg per il fatto che non mangiavo niente, ed io era tutta ricamata da bei bottoni rossi tutto il corpo là dove il lenzuola ruvidi mi toccava.

.La famiglia di mio cognato *Enzo DELPESCE "fidanzato della sorella del mio ex defunto sposo" soprattutto la sua meravigliosa mamma Zia Anna Teresa mi ha preso sotto i suoi ali, incaricò un ristorante vicino L'ospedale per portarmi il pasto tutti i giorni, un ragazzo che lavorava là al ristorante veniva a prendere la mia scelta.  Zia A. T. tutti i giorni mi cambiava le lenzuola che sentivano il profumo delle rose, ero la piccola principessa alle piccole cure di questa meravigliosa famiglia che resterà per sempre nel mio cuore.

((Chi è la famiglia di Enzo: questa meravigliosa famiglia che tutti sognano di avere, è composto di: Il padre un uomo coraggioso, onesto,  lavoratore,  amico della polizia e carabinieri, tutto il villaggio lo stima. La madre una meravigliosa donna molto bella non solamente fisicamente, ma molto bella dentro con un'anima sensibile,  una figlia Maria Ina, M Ina mi impressionava molto una ragazza veramente molto bella, i capelli neri, con un   sorriso sempre sulle labbra, e quando sorrideva due belle fossette rendevano il suo viso più luminoso, era molto grande per la sua giovane età,  se la mia memoria è  buona 1m 80 forse anche di più,  perché io ero tutta piccola accanto di lei  hihihi!! un ragazza grande di taglia e nella sua anima,  giocava bene volentieri con il mio piccolo Zorro quando eravamo da lei, "mi ricordo che un giorno la bellissime Maria Ina provò con il suo dito di fare parlarlo il Piccolo Zorro muovendo le labbra, ma il piccolo Zorro credo che non amava ciò, e gli vomitò di sopra  hihihi!!!   ok scherzo ma ero molto disturbata, ma questa ragazza meravigliosa ha compreso la mia vergogna e con dolcezza disse " niente di grave" la sua dolcezza non aveva di uguale, non mi stupisce tanto poiché i suoi  due genitori sono la cortesia incarnata e in loro hanno tanto amore per il loro prossimo, Ed infine mio cognato Enzo anche lui ha delle belle fossette,  gli occhi azzurri con un sorriso malizioso dietro i suoi occhiali e i suoi baffi, ed ciò fa il suo charme,   lo apprezzo considerevolmente, eravamo complici come dicevo, per il fatto che la bella famiglia "suocera" non ci amava. Mi ricordo anche che un Natale Zia A. T. arrivò con i regalini per tutti, "la prima volta che veniva da questa nuova famiglia della fidanzata di suo figlio, il mio regalo fu un bel portacenere che, come una stupida lavai nella lava stoviglie,  dato ch'era di cristallo fu rotto in tre parti, ho pianto perché ci tenevo tantissimo, lo incollai ed quel portacenere trionferà sempre nel mio solato, cosi il ricordo di Zia A T. mi è sempre vicino" ma al contrario di me, dei membri di questa famiglia  non han apprezzato i regali che Zia aveva fato con entusiasmo, rivedo ancora oggi la delusione di Zia e di Enzo, quella fu la prima e l'ultima volta che vidi Zia in casa dalla rispettiva suocera di suo figlio, e mia, "si devono solamente vergognare, per l'accoglio che le han riservato", ero triste  per loro che non lo meritavano."   Quest'unica e meravigliosa famiglia lo era, è stata, e lo sarà sempre anche al di là dei tempi nel mio cuore,  il solo dispiacere che avrò è  che probabilmente  non la vedrò mai più, snif!!!!  ma sono sempre nelle mie preghiere ed i miei pensieri… Nella mia vita  non ho mai incontrato  persona cosi gentile come questa meravigliosa famiglia sopratutto Zia Anna Teresa la mia seconda mamma in quei momento difficile della mia vita,  l'amo con  tutto il mio cuore ))

 Torniamo a noi dopo un parentesi di questa famiglia generosa....

Un giorno  vedo arrivare mio grande fratello del cuore "l'adoro" con mamma, erano in rabbia nere ... perché  mamma non sapeva niente della mia salute??  ((la mia famiglia non aveva il diritto di venire da me, e nessuno rapporto, un ordine della bella famiglia suoceri)), dato  che ero ragazza delle suore, pensavo che ciò era normale che la famiglia dello sposo aveva il diritto di fare la pioggia ed il buono tempo, ero una piccola collegiale senza cervello... ((Come? ma! come? ho potuto lasciare questa famiglia siciliana prendere il controllo della mia coppia e la mia famiglia? Ma come ho potuto pensare ciò? )) mamma  Non era contenta, soprattutto Saverio, lui mi prese nelle sue braccia e mi disse  "perché noi non sappiamo che sei qui da parecchi giorni, e che lotti  contro la vita e la morte e che i tuoi giorni sono contati…Etc... eccetera.. CHE COSA!!!

Lo guardo stupita, credo che aveva compreso che non sapevo di che cosa parlasse,  ha dovuto leggere molta tristezza e di stupore nel mio guardo, poi mamma intervenne con  rabbi "fu la famiglia DELPESCE, che mi aveva preso sotto i suoi ali che l'avevano avvertito della mia salute, non mi ricordo poi più niente? un buco nero... lo stesso buco nero di Karl Schwarzschild, o di Alberto Einstein o ancora di John Archibald Wheeler, ma importa poco di che è, ero quel  buco nero che niente lasciare passare, e che lo sono qualche volta...

... Mi sveglio.. Piuttosto esco di questo buco nero, MAMMA MIA!!! Quale orrore!!!.. Ma dove sono?? Tutto il mobilio è coperto di lenzuoli bianchi, ma sono dove là? Non sono più all'ospedale!!.. Ma dove mi trovo? Il mio pensiero fu interrotto per un pianto di un bambino, mio Dio! Si direbbe il mio piccolo Zorro!!!    - Istintivamente faccio il gesto per sollevarmi per andare verso lui... la mia testa gira... non so ancora dove sono... non riconosco questo luogo... non ho più forze, la mia temperatura è alta, molto elevata faccio un ultimo sforzo per sollevarmi, quando una voce mi arrivò in lontano dicendo:  "prendila nella tua macchina  e portala da sua madre... ((Prendila??? AH! Sì!!! Ma che  pensavate!! Non parlavano  di una persona quando dicessero; prendi questo sacco di patata, questo fardello"))   la voce continuata; " non voglio che muoia qui nella mia casa, le mie lacrime cominciavano a colare infiammavano il mio viso,  avevo riconosciuto la voce, sapevo ora dov'ero...no non ero nel paradiso ero dai miei Ex suoceri  la voce era quella della nonna paterna del piccolo Zorro e di questa creatura che viveva in me..

Così Mio Ex e defunto sposo mi condusse con la macchina da mamma, una buona 50na di km di strada tutta cabotata una vecchia strada di villaggio per andare in una grande città, pertanto i medici erano formali, avevano dato ordine di restare immobilizzata, niente macchina soprattutto nel mio stato... Il motivo? Semplice, una buona parte della mio placenta previa, l'avevo eliminato, ecco il motivo della febbre ed il resto, soprattutto il pericolo che, o il bambino o io dovevamo morire certamente..

   - Arrivo da mamma piango ho male molto male, piango pure nel mio cuore dato che la voce che piange del mio piccolo Zorro risuona nella mia testa… mamma svegliò mio fratello, quello che era venuto con mamma all'ospedale in un'altra città, quella dove  viveva la famiglia meravigliosa che aveva preso cure di me con un amore smisuratamente,  mamma gli disse : "tua sorella va molto male bisogna condurla in clinica d’urgenza",  et fecero cosi….((Mio fratello del cuore Saverio senza saperlo, mi ha salvato della morte, se lui non era là presente da mamma per condurmi di emergenza in clinica/hôpital non ero qui a scrivere...le devo la vita, ed io l'amo più di tutti al mondo))  
Arrivai in clinica/ospedale " Garibaldi" Questo ospedale/clinica era gestito da una  Suora a che fu anche la mia seconda fortuna. La Suora seppi che ero una ragazza  cresciuta dalle suore.

Piangevo, l'ostetrica  con calma diceva a mamma, "che la tempestava di domande",  che non poteva fare niente e che era pericoloso una "visita specialistica" per il fatto che non mi restava grande cosa della placenta, e che una visita potrebbe essere fatale, mamma insisteva molto, piangevo sempre perché avevo molto male, poi l"ostetrica  si tolse il suo camice bianco "erano le 14h, l'ora del cambio delle infermiere ed ostetriche, prima di partire si avvicinò a me per salutarmi, dovetti stringere forte la sua mano,  o i miei occhi le dissero  qualche cosa quando lei mi guardò, perché il miracolo si produsse l'ostetrica rimetta la sua blusa bianca  e disse; "Molto bene prendo il rischio ed mi assumo la mia responsabilità  farò  dunque  la visita" improvvisamente tutta impazzita si mise a gridare "Preparate rapidamente LA SALA PARTO IL BAMBINO  È QUASI USCITO COMPLETAMENTE" non ho avuto il tempo di arrivare perché la piccola era già là, mamma, ostetrica, infermiere, hanno avuto del male a nascondere la loro emozioni.

   - Il Medico che fu chiamato arrivò, loro e la mia piccola  uscirono dalla sala parto la neonata gridava  con la sua piccola voce quasi impercettibile, dovevano essere accanto credo, perché potevo sentire il suo vagito. Poi un'infermiera mi mise una maschererà di ossigeno,,,, mi sono svegliata nello sala collettiva dell'ospedale, non so quanto tempo son rimasta ancora in quel buco nero  per la seconda volta," Suor Maria Luisa" una piccola donna dolce delicata ma autoritaria con gli infermieri, si prende d'affetto anche lei di me, era piena d'attenzione verso me.

 Un grande cesto di rose rosse  arrivarono mio fratello si nascondeva dietro.. va a vedere la  bambina al suo ritorno mi disse: "È magnifica, domani la portera  per darle la sua prima poppata"  avevo dimenticato tutto quel che avevo passato  poco importa del passato, ed il dolore, la piccola è là, la stringerò tra le mie braccia domani, e tutto il resto ha poco importanza.

Mio sposo arrivò l'indomani va a vedere la piccola, poi ritorna e mi disse: "Tutto OK!!.... Bene!! Adesso parto oggi è il compleanno di mia sorella  ed loro  mi aspettano per fare la festa.". "tu parli.. lo st§#%*§..BIB..censurato .".. lo sapeva che la sua bimba la nostra piccolina non è più", l'ho saputo quando mio fratello è ritornato 2h dopo il mio EX defunto sposo, lo sapeva anche lui, "ho saputo può tardi che, lui ha negato di vedere la bambina".. in breve!!!! Quando ho saputo per la mia piccola che non era più, ho pianto, molto pianto Suora Maria Luisa vene a parlarmi con la dolcezza di una mamma, mi gettai nelle sue braccia, braccia che mi sostengono forte, ciò non poteva essere possibile dopo 7mesi di sofferenze, umiliazioni, non poteva finire così è un vero incubo...mi sveglierò!!!..

 - Volevo partire con lei, la mia piccola cara aveva bisogno di me.. ma Suora M Luisa mi disse:  "Lei ha un ragazzino che a bisogno di voi, le sue parole  martellano nel mia mente.. il mio piccolo ha solamente 11 mesi, è solo in quella famiglia che disprezza sua mamma... chi mi ha accolta in una camera fredda " salone" coperto da lenzuola del suolo al soffitto per paura che lascio cadere i miei gene-cromosomi che contengono il mio cuore, e possono essere  contaminati  da questi geni della sincerità, l'amore per il suo prossimo, la carità, la tolleranza.... questi aggettivi  essi non li conoscono e  non rischiano mai d'essere contaminati da questi virus, no!! Mai!! pensavo al mio piccolo Zorro crescere nell'intolleranza, nel disprezzo eccetera

Allora chiedo a Suora M. L. un foglio ed una penna perché avevo bisogno di descrivere tutta la mia anima contusa, tutto il mio sconforto, bisognava bene che questo dolore e questa rabbia  contro il mondo intero uscisse,  per ch'io non m'immergo in un baratro, il mio piccolo bambino di 11mois ha bisogno di me di sua mamma, lui non  ha colpa  se il Buono Dio aveva bisogno un angelo di più vicino a LUI .

E fu così che ho messo su un foglio le parole "poesia" che hanno fatto irruzioni nella mia anima non voglio cambiare parola, di frasi perché ciò mi è uguale se è scritta male anche il piccolo punto  male collocato è una lacrima, un dolore indelebile contrassegnato per sempre a ferro bollente  sulla mia pelle che al più grande mai moriranno, sono eterni

………...........

"Da precisare non mi sono ribellato mai a questa famiglia, avevo per loro molta stima 'affezione e di rispetto perché dopo le suore era la mia famiglia quella famiglia che non ho avuto mai, e in più è la famiglia dei miei bambini, è anche se essi si sono lavati le mani, resta lo steso la loro famiglia.

Mi sono ribellato a loro questo anno perché uno di loro ha scritto su uno dei miei figli su FB qualcosa che ho visto tutto rosso i miei figli non si toccano, perché piccola donna come sono, divento una vipera una tigre...  per la prima volta mi sono liberato dell'ascendente di questa famiglia, la vedevo grande, una famiglia unità, ma hanno dentro di grande la loro cattiveria, l'indegnità/disprezzo  per gli altri "i poveri", sono dei rapaci, non hanno cercato mai i bambini, quando loro figlio li ha abbandonati in un paese straniero che sua madre " io" non lavorava, non parlate francese, il più piccolo aveva 4ans e il più vecchio 11ans, invece hanno ben accolto la nuova donna che gli ha presentato, una donna che ha abbandonato anche lei i suoi bambini di bassa-età come la mia per seguire  il suo amante mio Ex... va a comprendere il cervello di un umano che si reputa superiore agli altri!!... "tranne una è diversa da loro mia cognata d'un cuore generoso, si proprio lei, la fidanzata di Enzo lei è una persona che ho voluto tanto bene,  e se avevo ancora una bimba avevo espresso il desiderio di chiamarla come lei ... ironia  lui mio EX ha avuto una bimba con la sua amante ed le ha dato il nome che volevo darle io ... me lo disse lui stesso  da mia mamma l'ultima volta che ho messo i piede in Italia, poco  tempo dopo lui è morto, l'ironia della sorte negava sempre di divorziare con me dunque sono la sua vedova "ma questo è un altro episodio""

Dunque dicevo: non hanno mai cercato a sapere  della salute dei piccoli, mai una cartolina a Natale, compleanno, no mai, ma i miei bambini che non sono abituati a disprezzare a detestare, a giudicato il prossimo, tanto di più la famiglia del loro papà, hanno  fatto dei sacrifici per potere mettere un viso ai loro nonni e parenti della famiglia che li hanno abbandonati vigliaccamente al suo proprio destino. . NO!! non hanno cercato mai i bambini di loro figlio  morto, e si proclamano persone rispettabile!!!! Loro Si descrivono persone agevolati!!... ma!!! Di ricco hanno solamente l'egoismo, non sono così nobili come li presumevo..  Mio Dio come ero ingenua."
IL SEGUITO TRA POCO…

Piccola ante-prema ,  La mia piccola è restata nel sussiego, "e vi è ancora" nessuna non è venuto a cercarla quando ho saputo il giorno della sua morta una delle mie EX cognate "la mia  preferita che ho apprezzato tanto"  festeggiava il suo compleanno, la fidanzato a quell'epoca del  giovane uomo che la famiglia aveva preso cura di me,   non potendo sprecare naturalmente suoi soldi,  essi hanno fatto la festa lo stesso, il colmo è che,  il padre del piccolo angelo, mio Ex Defunto sposo faceva parte di questo bel mondo in festa...   ..per il seguito nessuno è venuto a vedermi all'ospedale "sono rimasta li 15 giorni"  ero molto dimagrita, debole e non tenevo sui miei piedi, finché... Un giorno avevo tanto supplicato l'infermiera che era di guardia di farmi vedere una volta, l'ultima volta il mio piccolo angelo, il suo viso perché non l'avevo visto, e...ed ho scritto queste parole... cliccare qui sotto …a seguire
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 ~ DOLORE DI MAMMA ~♥~ (Lina R. ) DOULEUR DE MAMAN -


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